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Una storia nel segno della Pasqua

Arriva un momento bello e decisivo che dona a questo Movimento di “famiglia di famiglie”, strutturato nei diversi cenacoli con il Risorto, il doppio passo di consolidamento salesiano ed ecclesiale: il Movimento spirituale laicale TR viene accolto nella Famiglia Salesiana di don Bosco il 25 marzo del 1999 (alle porte del 2000) come 20º gruppo di questa grande famiglia ecclesiale ed è riconosciuto dalla CEI, inserito nella Consulta Nazionale delle Aggregazioni Laicali il 25 settembre 2008.
Dopo la saggia guida di Agostino Aversa come Coordinatore Generale del Movimento, nel 2010 l’entusiasta Raffaele Nicastro gli succede fino al 2015. Da quella data sarà Dina Moscioni a continuare un’animazione gentile e condivisa fino al 2022. Passata la pandemia, sarà chiamata Rita Sofia Utzeri a coordinare questo Movimento con uno spirito di équipe con il Comitato Operativo rinnovato in spirito di comunione tra aderenti “storici” e “giovani”, in spirito di famiglia.
All’interno del Movimento, fin dall’inizio, si cercò una preghiera che potesse esprimere il proprio carisma pasquale. Si strutturò così la Via Lucis, composta da 14 stazioni, in continuità pasquale con la Via Crucis, partendo dal sepolcro vuoto della mattina di Pasqua fino al giorno della Pentecoste. Un cammino gioioso, evangelico, ispirato al Vangelo e agli Atti degli Apostoli, propone questa devozione e diffonde la sua celebrazione proponendo la Pasqua come stile di vita che porta la gioia cristiana di Gesù Risorto al mondo di oggi: gioia e ottimismo di fronte alla tristezza e al pessimismo, coraggio in un mondo che ha paura e delle volte fa paura, speranza di fronte a tante tentazioni di disperazione.
Don Egidio Viganò, Rettore Maggiore e VII successore di don Bosco, accoglie con entusiasmo l’idea e nel luogo della nascita di don Bosco, uomo pasquale, a modo di preghiera corale intorno alla bella statua del Risorto che domina la Basilica del Colle Don Bosco (AT), fa collocare le stazioni della Via Lucis ad opera dello scultore Giovanni Dragoni di Roma. Questa devozione è stata accolta in parrocchie e diocesi fino ad essere riconosciuta da parte della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. San Giovanni Paolo II nel Giubileo del 2000 l’ha inclusa come devozione popolare insieme alla Via Crucis e al Rosario.
Come seconda ala di questo Movimento che “vola”, accanto alla Via Lucis, sorge progressivamente il Volontariato, preghiera e vita all’unisono, insieme, avanti… Tanti bei esempi di tanti “tierrini” hanno portato in America e in Africa, oltre che nelle realtà locali in cui abitano, questo materializzarsi della testimonianza caritatevole e solidale: è l’Associazione di Volontariato “Volontari per il Mondo”, tanto impegnata e attiva, canale della solidarietà del Movimento verso i più poveri e bisognosi.
Ecco il Movimento dei Testimoni del Risorto (TR), un bel percorso di fede e amicizia condiviso nei Cenacoli locali, vera Famiglia di Famiglie, che fa vivere, convivere e testimoniare insieme giovani e adulti per approfondire sempre più e testimoniare sempre meglio la Pasqua del Risorto là dove Lui ci chiama, nell’esperienza familiare, scolastica, professionale, ecclesiale ed ambientale nella vita quotidiana.
I tierrini si rendono man mano ben consapevoli della grazia della consacrazione battesimale, il sacramento pasquale per eccellenza, e così si impegnano a farsi lavorare dallo Spirito del Risorto. Sono tre i livelli antropologici in cui ogni membro del movimento si impegna in un nuovo modo di essere: il pensiero, l’amore e il comportamento. Alla luce della Parola, “lampada per i nostri passi e luce nel nostro sentiero” (Salmo 119, 105), ci educhiamo a vicenda per assumere con il Risorto una testa nuova, guardando la vita con i suoi occhi, un nuovo modo di amare, quello Suo, e un nuovo comportamento per vivere con Cristo Gesù Risorto da veri risorti, servendo Lui e la Chiesa nel prossimo, da laici e a partire dagli ultimi.
La spiritualità del TR viene molto bene sintetizzata nell’espressione di Paolo a Timoteo (2 Tim 2,8): “Ricordati che Gesù Cristo, della stirpe di Davide, è risuscitato dai morti”. Ecco il principio ispiratore che si attua e attualizza ogni giorno nella missione ai poveri e ai bisognosi, nella formazione costante, nella preghiera giornaliera di Emmaus (“Resta con noi, Signore, perché si fa sera e facci testimoni della Tua Pasqua”) e nella celebrazione, particolarmente nel Tempo di Pasqua, della Via Lucis.
L’icona dei due discepoli di Emmaus è il paradigma del cammino di fede, della vita pasquale del Movimento: l’incontro con Gesù “sulle strade del mondo” tante volte “polverose e sassose come quelle di Emmaus”. È il Risorto che ci spinge e ci fa correre dai fratelli a portare l’annuncio “che Lo abbiamo incontrato” e ci fa dire: “Abbiamo visto il Signore” (Gv 20,25).
Da qui parte il cammino che il TR percorre da quasi quarant’anni. La sua vocazione laicale pasquale impone ai tierrini di essere sempre più testimonianza gioiosa ed efficace nella società umana, alla luce della Parola e della Dottrina Sociale della Chiesa. Il TR si pone così al servizio della dignità integrale dell’uomo, in comunione e collaborazione e con spirito di semplicità e rispetto delle altre realtà e movimenti della Chiesa. Lo Spirito del Risorto ci anima e incoraggia, noi stiamo attenti a quanto vissuto da tanti nostri fratelli e sorelle e ci sentiamo profeticamente spinti in avanti a continuare il cammino del Risorto e con il Risorto per la vita di tanti.
Viviamo con l’umiltà di piccolo Movimento pasquale, laicale e familiare, che traduce e sottolinea un tratto tanto importante della spiritualità salesiana di don Bosco e della sua famiglia. “Lasciamo che parlino le nostre opere” (don Bosco), ma non le nascondiamo, le mostriamo in semplicità perché tanti con noi e come noi “rendano gloria al Padre che sta nei cieli”.
Abbiamo la sfida di cooperare sempre per la salvezza dei giovani e delle famiglie, essere testimoni delle Beatitudini nel quotidiano, concretizzate nelle Opere di Misericordia, con la pedagogia della bontà e con la formazione cristiana. In definitiva: comunicare il Vangelo con la trasparenza delle azioni, con l’entusiasmo della carità gioiosa, con la passione per il dialogo ecumenico e interreligioso.
Ci identifichiamo più che mai con le parole scritte da Dietrich Bonhöeffer nel 1944 e fatte vita da don Sabino Palumbieri, il nostro fondatore: “Dalla Risurrezione di Cristo può spirare nel mondo presente un vento purificatore… Vivere partendo dalla Risurrezione: questo significa Pasqua… se solo un po’ di persone lo credessero!”

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