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Tutti promettono di cambiarti la vita. Cambiala tu con Lui…

All’interno del Movimento TR dal 1989 c’è un piccolo gruppo di donne che segue il Risorto con spirito sponsale. Sono le Co.Ri ovvero le Consacrate del Risorto.
Lilli e Fernanda hanno fatto da apripista. A loro si sono aggiunte col tempo Rosa ed Enrichetta e infine Rita. Dal 2009 hanno una costituzione riconosciuta ufficialmente.
Per la loro vocazione secolare vivono nel mondo senza essere del mondo.
Sono donne che vivono il dono della femminilità come modalità alta di espressione.
Sono affascinate dall’invisibile Presenza che tutto attrae e impostano la propria vita di relazione con delicatezza e fortezza, con compostezza e amorevolezza, con accoglienza e prudenza, con semplicità e serenità.
Sono appassionate del dialogo con Dio e a Lui portano le gioie e i dolori, le angosce e le speranze delle persone che incontrano.
Sono attente alle necessità del prossimo. Sanno che l’ascolto benevolo e paziente affina la capacità di amare e di percepire la volontà del Signore. Cercano la collaborazione nell’ottica che è meglio fare un passo solo purché uniti, piuttosto che farne due da soli.
Sono impegnate in famiglia, nell’area professionale e nella comunità e guardano con occhio privilegiato ai giovani, i più bisognosi dell’annuncio pasquale.
Curano la propria formazione spirituale perché sono convinte che un’anima che si eleva, eleva il mondo e che la cultura sia un aiuto per rispondere alle sfide e alle esigenze della nuova evangelizzazione.
Per essere docili alla Sua voce, sentono la necessità di purificare l’orecchio dalle altre voci, dai troppi rumori e dai troppi richiami mondani.
Per camminare spedite là dove il Signore le chiama, tagliano i legami inutili che tolgono la forza, legano e bloccano la corsa.
Perché come ogni amore coniugale, anche l’Amore di Dio deve essere protetto, alimentato e purificato. Non è esente da prove e da smarrimenti perché il cuore dell’uomo è ricettacolo di ogni disordine: le infedeltà sono sempre in agguato.
Lungo la strada, sperimentando la propria debolezza, acquistano l’umiltà e la capacità di comprendere i ritardi, le lentezze e il cammino affannoso dei fratelli.
Con la loro serenità testimoniano che l’Amore è gioia. Non si concedono tutto, ma nulla è escluso di quanto di bello addolcisce la vita. Nei momenti di solitudine riempiono il vuoto con l’unico Ospite che mai viene meno. E quando viene il momento della morte, l’abbandono in Dio rende leggera ogni preoccupazione circa il tempo e l’ora, il modo e le circostanze. Ed è gioia senza fine.

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